E' una storia d'amore. Ma non solo. E' dedicato alla musica. Anche. E' un viaggio iniziatico. E' tutte queste tre cose insieme.
Evan sta cercando i suoi genitori. Non li ha mai conosciuti, non sa chi sono.
Lyla sta cercando suo figlio Evan, perduto dopo averlo dato alla luce.
Louis sta cercando Lyla, l'amore della sua vita, con cui ha condiviso una sola, meravigliosa notte, nella quale è stato concepito Evan.
E così si intrecciano le loro tre vite, in una continua e concitata ricerca delle persone amate.
Ma non sono loro i veri protagonisti. E' la musica. La musica che è non solo la loro ragione di vita (Lyla è una talentuosa violoncellista, Louis canta in un gruppo e Evan... beh, ne riparliamo fra un attimo..), ma anche il filo conduttore, la spinta che li porta a incrociarsi fino al finale, certo scontato da bella favola, degna conclusione comunque della loro tormentata storia.
Evan non è un ragazzo normale. Con il suo orecchio assoluto è capace di suonare a prima vista un qualsiasi strumento, dalla chitarra al pianoforte all'organo. Ogni rumore, ogni suono, magari quelli sentiti per strada, provocati dalle macchine o dai passi delle persone sull'asfalto di New York, per il bambino si sommano fino a diventare musica, in una perfetta armonia simbiotica.
Ritroviamo qui il fantastico Robin Williams, interprete di Mago, un uomo che riunisce gli orfani della città, insegnando loro la musica e mandandoli a suonare per le strade, dal passato oscuro, di sicuro colpito da un'infanzia difficile, come si evince dalla scarsa considerazione che nutre per il sistema di adozioni. Mago non è in alcun modo un personaggio positivo. Il classico cattivo insomma. Colui che è destinato a restare nel buio, a spiare da lontano le vite felici degli altri, a cogliere sprazzi di luce dal buco di una serratura chiusa. Esemplificativa di questo è la sua ultima scena, nel quale lo vediamo intonare una triste melodia all'armonica nei sotterranei della città, immerso nell'oscurità, mentre Evan si allontana per raggiungere quel mondo e quella felicità a lui negati, scomparendo nella luce.
Un film emozionante, dolce, anche se a volte troppo romantico, ma comunque ben eseguito, come un brano di musica classica suonato dalla filarmonica di New York, a volte intervallato dalle note di una chitarra elettrica.
« La musica è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltare »
Echo
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