Jordan Belfort è il lupo. Un lupo che si cela dietro il volto di un giovane broker rampante, che dietro la facciata di rispettabilità di un'azienda di successo, nasconde in realtà corruzione e depravazione inimmaginabili.
Negli anni '80 di Wall Street si consuma la vita del protagonista, che raggiunge le vette della società truffando e depredando i meno abbienti di Brooklyn.
Negli anni '80 di Wall Street si consuma la vita del protagonista, che raggiunge le vette della società truffando e depredando i meno abbienti di Brooklyn.
Seguire il film in ogni sua parte si rivela allucinatorio e consumante, gettati come si è in un ambiente corrotto in ogni sua parte, descritto attraverso immagini che si spingono davvero oltre e possono lasciare sconvolto uno spettatore medio.
Scorsese dimostra ancora la sua tendenza all'eccesso, rendendo la sua opera una montagna russa senza freno, che in fondo alla corsa riduce allo sfinimento e allo stordimento.
Scorsese dimostra ancora la sua tendenza all'eccesso, rendendo la sua opera una montagna russa senza freno, che in fondo alla corsa riduce allo sfinimento e allo stordimento.
Grande prova viene data da Leonardo diCaprio, cresciuto molto da Titanic in ogni suo lato artistico, che regala un Belfort veramente al limite, anzi, che non conosce limite alcuno da porre di fronte ai propri sfrenati desideri.
L'attore fa sue tutte le emozioni del personaggio, rigettandole di fronte alle telecamere con potenza insuperabile, dalla rabbia alla follia da stupefacenti, mentre con sorriso languido e affascinante spiega direttamente in camera, con un gioco di regia che vuole coinvolgere ancora di più il pubblico nella ragnatela costruita, la terminologia da broker e le tecniche di truffa usate in tutta la pellicola.
L'attore fa sue tutte le emozioni del personaggio, rigettandole di fronte alle telecamere con potenza insuperabile, dalla rabbia alla follia da stupefacenti, mentre con sorriso languido e affascinante spiega direttamente in camera, con un gioco di regia che vuole coinvolgere ancora di più il pubblico nella ragnatela costruita, la terminologia da broker e le tecniche di truffa usate in tutta la pellicola.
Il film in tutte le tre ore riesce a creare un forte senso di disgusto nello spettatore, non per la qualità dell'opera, ma per l'orrore che si contempla, visitando la vita di un uomo senza alcuno scrupolo e corrotto a tal punto. Nessuna partecipazione emotiva si prova per Jordan fino alla fine, nemmeno per un singolo momento.
Sconsigliato però a un pubblico impressionabile.
Echo
Nessun commento:
Posta un commento