Dopo una settimana di cosplay, panel e sorprese di ogni tipo, si conclude il comic-con più importante, quello di San Diego, senza però rinunciare a rivelare le novità più attese sia per il grande che per il piccolo schermo.
Annunciato il cattivo del nuovo film degli Avengers: Ultron, storica nemesi del gruppo. Per chi non fosse informato, si tratta di un robot senziente dalla fenomenale intelligenza creato da Hank Pym, alias Ant Man.
Il sequel de L'uomo d'acciaio, da poco rilasciato in Italia, vedrà Superman e Batman a fianco nella lotta contro il male.
Verrà prodotto un film sul popolare videogame World of Warcraft, chiamato semplicemente Warcraft, e uno dedicato alla popolare serie tv Veronica Mars.
Confermata la presenza di Joss Whedon alla regia di S.H.I.E.L.D., serie tv targata Marvel, che verrà trasmessa il 24 setembre sulla ABC. Presente anche Cobie Smulder (Agente Maria Hill, in Avengers).
Moffat e Gatiss sciolgono alcuni dubbi sulla nuova stagione di Sherlock, senza sbilanciarsi troppo. [SPOILERS] Moriarty è morto. Beh, ditemi che non pensavate davvero il contrario.. Confermato il terzo titolo della terza serie: The Last Vow. Infine, l'incontro fra Holmes e Watson non sarà dei più pacifici, di certo lontano dalla versione classica di Doyle.
Intanto Matt Smith, aka Il Dottore in Doctor Who, scioglie ogni possibile dubbio sul proprio allontanamento della serie televisiva per dedicarsi a nuovi progetti. Moffat ammette di essere a poche pagine dal sancire la sua morte e rigenerazione nella stesura dello script. Rimane tutt'ora un mistero l'identità della persona che ne prenderà il posto, mentre il toto Dottore impazza sul web, tra Sebastian Rochè (Balthazar in Supernatural) e un cambio di sesso per l'alieno viaggiatore..
Per Supernatural [SPOIERLS] grandi ritorni: Charlie e Bobby si avvicenderanno di nuovo nella serie. Dopo la caduta, invece, Castiel dovrà fare i conti con la propria nuova condizione di umano, con scene esilaranti.
Echo
venerdì 26 luglio 2013
SPECIALI: NOVITA' DAL COMIC-CON
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domenica 21 luglio 2013
CINEMATICO: NOW YOU SEE ME
Si apre il sipario e inizia lo spettacolo.
Ma dimentichiamo il classico coniglio nel cilindro e lo smembramento di belle assistenti, perchè non è quel che vedremo.
Troveremo invece quattro maghi, dalle capacità molto differenti, casseforti blindate e agenti dell'FBI impegnati in un' indagine molto diversa dal solito.
Now You See Me presenta fin da subito il proprio obiettivo: essere un film caleidoscopico, veloce, capace di incantare con passaggi rapidi di carte da una mano all'altra, distogliendo lo sguardo dalle mosse dietro alle quinte per poi svelare il trucco in una nuvola di fumo.
Quel che sembra non è quel che è, e tutti ne sono testimoni, ignorando fino alla fine la verità dietro alle vicende a cui prendono parte, alcuni come paladini della giustizia altri come nemesi (si lascia a voi il compito di assegnare i ruoli).
Tempo per prendere fiato ne viene concesso poco. E' sempre il momento di ricominciare a correre, di lasciarsi incantare dalle luci di palchi scintillanti, da Las Vegas a New York, fino alla conclusione inevitabile, in cui finalmente si tirano le somme degli inganni a cui abbiamo assistito.
Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Morgan Freeman, Michael Caine e tanti altri nomi impersonano i protagonisti di questa storia, i cui tratti sono sfumati, in modo però non negativo, contribuendo a creare l'alone di mistero e rendendo più difficile comprendere con chi si ha a che fare.
Da non perdere!
Abracadabra.
Echo
Ma dimentichiamo il classico coniglio nel cilindro e lo smembramento di belle assistenti, perchè non è quel che vedremo.
Troveremo invece quattro maghi, dalle capacità molto differenti, casseforti blindate e agenti dell'FBI impegnati in un' indagine molto diversa dal solito.
Now You See Me presenta fin da subito il proprio obiettivo: essere un film caleidoscopico, veloce, capace di incantare con passaggi rapidi di carte da una mano all'altra, distogliendo lo sguardo dalle mosse dietro alle quinte per poi svelare il trucco in una nuvola di fumo.
Quel che sembra non è quel che è, e tutti ne sono testimoni, ignorando fino alla fine la verità dietro alle vicende a cui prendono parte, alcuni come paladini della giustizia altri come nemesi (si lascia a voi il compito di assegnare i ruoli).
Tempo per prendere fiato ne viene concesso poco. E' sempre il momento di ricominciare a correre, di lasciarsi incantare dalle luci di palchi scintillanti, da Las Vegas a New York, fino alla conclusione inevitabile, in cui finalmente si tirano le somme degli inganni a cui abbiamo assistito.
Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Morgan Freeman, Michael Caine e tanti altri nomi impersonano i protagonisti di questa storia, i cui tratti sono sfumati, in modo però non negativo, contribuendo a creare l'alone di mistero e rendendo più difficile comprendere con chi si ha a che fare.
Da non perdere!
Abracadabra.
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mercoledì 17 luglio 2013
CINEMATICO: CRAZY, STUPID, LOVE
In questo blog manca qualche recensione di commedie romantiche, perciò, pongo subito rimedio.
Anche se normalmente non è definibile come il mio genere cinematografico preferito, di fronte a un film divertente, pieno di intrecci e con la giusta dose di romanticismo, non posso restare indifferente.
Questo è il caso di Crazy, Stupid, Love.
Quando la moglie gli chiede il divorzio, Cal affronterà una crisi emotiva profonda, dalla quale tenterà di guarirlo Jacob, dongiovanni incontrato in un bar.
Protagonisti di questa vivace storia sono Steve Carell (Cal), Ryan Gosling (Jacob), Julianne Moore (la moglie), Emma Stone, che, attori di grande talento, alcuni specializzati nel suddetto genere, fanno vivere le vite di queste sconquassate persone, legati per motivi diversi e vari, con ironia e freschezza.
La trama, in qualche modo, coinvolge chiunque spettatore di qualunque sesso o età, proprio perchè ogni sesso e ogni età sono presi in considerazione. Dal tredicenne al quarantenne, dalla diciassettenne alla trentenne, che siano studenti, impiegati o ricchi gigolò, tutti sono esaminati nelle interazioni che l'amore ci porta a condividere e nelle azioni che ci porta a compiere.
Le gag che prendono spazio sullo schermo sono molto divertenti e ritraggono sempre gli impacciati tentativi dei personaggi di ritagliarsi il proprio felici e contenti, accanto all'amore della loro vita.
Sebbene in alcune parti si ritrovino i classici clichè delle commedie romantiche, sono sempre equilibrati da colpi di scena interessanti e inaspettati.
Nel complesso, un buon film. Consigliato!
Echo
Anche se normalmente non è definibile come il mio genere cinematografico preferito, di fronte a un film divertente, pieno di intrecci e con la giusta dose di romanticismo, non posso restare indifferente.
Questo è il caso di Crazy, Stupid, Love.
Quando la moglie gli chiede il divorzio, Cal affronterà una crisi emotiva profonda, dalla quale tenterà di guarirlo Jacob, dongiovanni incontrato in un bar.
Protagonisti di questa vivace storia sono Steve Carell (Cal), Ryan Gosling (Jacob), Julianne Moore (la moglie), Emma Stone, che, attori di grande talento, alcuni specializzati nel suddetto genere, fanno vivere le vite di queste sconquassate persone, legati per motivi diversi e vari, con ironia e freschezza.
La trama, in qualche modo, coinvolge chiunque spettatore di qualunque sesso o età, proprio perchè ogni sesso e ogni età sono presi in considerazione. Dal tredicenne al quarantenne, dalla diciassettenne alla trentenne, che siano studenti, impiegati o ricchi gigolò, tutti sono esaminati nelle interazioni che l'amore ci porta a condividere e nelle azioni che ci porta a compiere.
Le gag che prendono spazio sullo schermo sono molto divertenti e ritraggono sempre gli impacciati tentativi dei personaggi di ritagliarsi il proprio felici e contenti, accanto all'amore della loro vita.
Sebbene in alcune parti si ritrovino i classici clichè delle commedie romantiche, sono sempre equilibrati da colpi di scena interessanti e inaspettati.
Nel complesso, un buon film. Consigliato!
Echo
sabato 13 luglio 2013
SPECIALI: NEWS FLASH
RITORNA DRAGON TRAINER con il sequel la cui uscita sarà prevista per il 2014. Troveremo i protagonisti ormai adolescenti, più esperti nell'addestramento dei draghi
MENDES DIRIGERA' IL NUOVO FILM DI JAMES BOND, il cui ruolo sarà di nuovo occupato da Daniel Craig. Le uscite son previste in Inghilterra per il 23 ottobre 2015 e negli USA il 6 novembre.
BOXOFFICE DELLA SETTIMANA
1. The Lone Ranger 1.144.048 euro
2. World War Z (in calo) 816.335 euro
3. L'uomo d'acciaio (in calo) 317.840 euro
4. Dino e la macchina del tempo 134.461 euro
5. After Earth (in calo) 83.360 euro
Echo
MENDES DIRIGERA' IL NUOVO FILM DI JAMES BOND, il cui ruolo sarà di nuovo occupato da Daniel Craig. Le uscite son previste in Inghilterra per il 23 ottobre 2015 e negli USA il 6 novembre.
BOXOFFICE DELLA SETTIMANA
1. The Lone Ranger 1.144.048 euro
2. World War Z (in calo) 816.335 euro
3. L'uomo d'acciaio (in calo) 317.840 euro
4. Dino e la macchina del tempo 134.461 euro
5. After Earth (in calo) 83.360 euro
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giovedì 11 luglio 2013
CINEMATICO: THE LONE RANGER
Un' avventura western in stile Depp e Verbinski. Fin dall'inizio è così che si presenta il nuovo titolo targato Disney e di certo non c'è modo migliore di definirlo.
Come Pirati dei Caraibi (con il quale è inevitabile il confronto), le vicende di John e Tonto sono narrate alternando gag divertenti a scene più serie o leggermente crude ( per i più impressionabili).
Il corso narrativo è movimentato da intervalli in cui un Tonto anziano narra la storia a un bambino appena conosciuto, che ho apprezzato per la maggiore possibilità di comprensione del personaggio.
La storia, ben architettata, viene raccontata senza lesinare sugli effetti speciali, vantando una grande quantità di esplosioni e distruzioni, mentre un treno continua a sfrecciare in un modo o nell'altro.
Johnny Depp ci dimostra una volta ancora, senza averne realmente bisogno, le sue capacità di trasformista, diventando un folle, ma anche razionale, comanchi che lotta per una propria idea di giustizia, regalandogli spessore in ogni gesto, in ogni sguardo.
Armie Hammer, suo partner come Lone Ranger, sembra trovarsi bene in quei panni, calandosene alla perfezione. Pecca forse fra tutti la giovane Rebecca, che purtroppo si appiattisce un po' sul fondo dello schermo...
L'immagine che ci viene lasciata è quella di un mondo crudele, nel quale l'uomo occidentale si adatta depredando tutto ciò che incontra. Ma non viene negata l'esistenza di uomini buoni, che devono essere in grado di opporsi a questo regime, "ribilanciando la natura".
Cast promosso all'80% , storia apprezzata molto.
Echo
Come Pirati dei Caraibi (con il quale è inevitabile il confronto), le vicende di John e Tonto sono narrate alternando gag divertenti a scene più serie o leggermente crude ( per i più impressionabili).
Il corso narrativo è movimentato da intervalli in cui un Tonto anziano narra la storia a un bambino appena conosciuto, che ho apprezzato per la maggiore possibilità di comprensione del personaggio.
La storia, ben architettata, viene raccontata senza lesinare sugli effetti speciali, vantando una grande quantità di esplosioni e distruzioni, mentre un treno continua a sfrecciare in un modo o nell'altro.
Johnny Depp ci dimostra una volta ancora, senza averne realmente bisogno, le sue capacità di trasformista, diventando un folle, ma anche razionale, comanchi che lotta per una propria idea di giustizia, regalandogli spessore in ogni gesto, in ogni sguardo.
Armie Hammer, suo partner come Lone Ranger, sembra trovarsi bene in quei panni, calandosene alla perfezione. Pecca forse fra tutti la giovane Rebecca, che purtroppo si appiattisce un po' sul fondo dello schermo...
L'immagine che ci viene lasciata è quella di un mondo crudele, nel quale l'uomo occidentale si adatta depredando tutto ciò che incontra. Ma non viene negata l'esistenza di uomini buoni, che devono essere in grado di opporsi a questo regime, "ribilanciando la natura".
Cast promosso all'80% , storia apprezzata molto.
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martedì 9 luglio 2013
CINEMATICO: SKYLINE
Film del 2010, diretto e prodotto dai fratelli Strause, famosi nella regia per Aliens vs Predator 2 e per aver curato gli effetti speciali in Titanic, The Day After Tomorow, Avatar e X-Men-conflitto finale.
Sebbene abbiano lavorato su colossi della cinematografia, questa volta hanno purtroppo sbagliato il tiro.
La trama già di per se non è soddisfacente. Non presenta infatti alcuna novità, per quasi 90 minuti ciò che ci viene proposto è una ripetizione di immagini e idee già ampiamente sfruttate in qualsiasi film di stampo apocalittico. Alieni discesi dal cielo, grotteschi e giganteschi, rapiscono gli umani mentre dei giovani senza alcuna dote o spinta eroica particolare lottano per fuggire e salvarsi.
Il tutto si esaurisce in un finale non conclusivo, che lascia lo spettatore a chiedersi cosa abbia appena visto.
Non viene quasi spiegata la presenza degli alieni sulla Terra, le motivazioni e contorni possibili alla storia dei personaggi, la cui delineazione psicologica lascia comunque a desiderare.
Voglio sperare che questo sia dettato dal desiderio di mostrare la vicenda dal punto di vista dei personaggi, ignari della situazione e dei moventi che l'hanno portata a crearsi. Se così fosse sarebbe da ammirare il tentativo, sebbene non sia giunto a compimento.
Gli effetti speciali sono mal riusciti, soprattutto nelle azioni che comportano una stretta vicinanza agli alieni, dovuto certo anche al budget scarso (appena dieci milioni di dollari) mentre gli attori si avvicendano nel tentativo di mostrare paura e orrore, senza riuscirci, anzi...
In definitiva, sconsigliato.
Echo
Sebbene abbiano lavorato su colossi della cinematografia, questa volta hanno purtroppo sbagliato il tiro.
La trama già di per se non è soddisfacente. Non presenta infatti alcuna novità, per quasi 90 minuti ciò che ci viene proposto è una ripetizione di immagini e idee già ampiamente sfruttate in qualsiasi film di stampo apocalittico. Alieni discesi dal cielo, grotteschi e giganteschi, rapiscono gli umani mentre dei giovani senza alcuna dote o spinta eroica particolare lottano per fuggire e salvarsi.
Il tutto si esaurisce in un finale non conclusivo, che lascia lo spettatore a chiedersi cosa abbia appena visto.
Non viene quasi spiegata la presenza degli alieni sulla Terra, le motivazioni e contorni possibili alla storia dei personaggi, la cui delineazione psicologica lascia comunque a desiderare.
Voglio sperare che questo sia dettato dal desiderio di mostrare la vicenda dal punto di vista dei personaggi, ignari della situazione e dei moventi che l'hanno portata a crearsi. Se così fosse sarebbe da ammirare il tentativo, sebbene non sia giunto a compimento.
Gli effetti speciali sono mal riusciti, soprattutto nelle azioni che comportano una stretta vicinanza agli alieni, dovuto certo anche al budget scarso (appena dieci milioni di dollari) mentre gli attori si avvicendano nel tentativo di mostrare paura e orrore, senza riuscirci, anzi...
In definitiva, sconsigliato.
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martedì 2 luglio 2013
RESPAWN: SHADOW OF THE COLOSSUS
Distribuito qualche tempo fa per la playstation 2 e in seguito uscito una seconda volta per ps3, è uno di quei videogame che non permette pause.
Sebbene la grafica e le modalità di gioco siano piuttosto semplici, il giocatore si troverà a desiderare di continuare molto a lungo la partita in corso, per giungere alla fine il più in fretta possibile.
La vicenda si svolge nella maggior segretezza possibile. Sappiamo solo che un giovane di nome Wander si è recato in un tempio, situato in una pianura sterminata e inabitata, per far tornare in vita una ragazza, il cui legame con lui non viene precisato. Una divinità, palesatasi in seguito alla preghiera di Wander, lo spingerà ad affrontare dieci colossi per permettere che il suo desiderio venga esaudito.
Come già detto sopra, la modalità di gioco non è delle più complesse. La difficoltà si riscontra nell'immediato combattimento con i giganti. Infatti è necessario aguzzare l'ingegno per capire la posizione dei punti deboli e il modo per raggiungerli. Non esistono combo speciali, attacchi sbloccabili o chissà cos'altro. Le uniche armi a disposizione sono un arco, una spada e una buona dose di astuzia. Ed essa sarà necessaria anche per raggiungere i colossi. Un solo indizio è concesso per scoprire la loro esatta ubicazione, ossia un raggio di luce emesso dalla spada, il quale punta nella direzione corretta da seguire. Non lasciatevi ingannare dalle mie parole però. La difficoltà c'è, eccome.
Il finale (che non svelerò, tranquilli) vi lascerà assolutamente senza fiato, con un misto di emozioni contrastanti.
Dopo di esso, inoltre, saranno accessibili nuove opzioni, fra i quali la scelta fra i vari livelli di complessità e la sfida a tempo.
A rendere più interessante il gioco, easter eggs di diversi tipi, alcune delle quali sono quasi leggende. Come la possibilità di raggiungere il tetto del tempio in determinate condizioni (mi dispiace dirlo, ma io non ho mai provato...).
Un titolo che consiglio caldamente a tutti, capace di entusiasmare e di emozionare, senza troppi tasti da schiacciare.
Echo
Sebbene la grafica e le modalità di gioco siano piuttosto semplici, il giocatore si troverà a desiderare di continuare molto a lungo la partita in corso, per giungere alla fine il più in fretta possibile.
La vicenda si svolge nella maggior segretezza possibile. Sappiamo solo che un giovane di nome Wander si è recato in un tempio, situato in una pianura sterminata e inabitata, per far tornare in vita una ragazza, il cui legame con lui non viene precisato. Una divinità, palesatasi in seguito alla preghiera di Wander, lo spingerà ad affrontare dieci colossi per permettere che il suo desiderio venga esaudito.
Come già detto sopra, la modalità di gioco non è delle più complesse. La difficoltà si riscontra nell'immediato combattimento con i giganti. Infatti è necessario aguzzare l'ingegno per capire la posizione dei punti deboli e il modo per raggiungerli. Non esistono combo speciali, attacchi sbloccabili o chissà cos'altro. Le uniche armi a disposizione sono un arco, una spada e una buona dose di astuzia. Ed essa sarà necessaria anche per raggiungere i colossi. Un solo indizio è concesso per scoprire la loro esatta ubicazione, ossia un raggio di luce emesso dalla spada, il quale punta nella direzione corretta da seguire. Non lasciatevi ingannare dalle mie parole però. La difficoltà c'è, eccome.
Il finale (che non svelerò, tranquilli) vi lascerà assolutamente senza fiato, con un misto di emozioni contrastanti.
Dopo di esso, inoltre, saranno accessibili nuove opzioni, fra i quali la scelta fra i vari livelli di complessità e la sfida a tempo.
A rendere più interessante il gioco, easter eggs di diversi tipi, alcune delle quali sono quasi leggende. Come la possibilità di raggiungere il tetto del tempio in determinate condizioni (mi dispiace dirlo, ma io non ho mai provato...).
Un titolo che consiglio caldamente a tutti, capace di entusiasmare e di emozionare, senza troppi tasti da schiacciare.
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