lunedì 29 aprile 2013

CINEMATICO: BILLY ELLIOT

Da poco ho avuto la possibilità di rivedere dopo anni questo meraviglioso film, caposaldo della mia infanzia. Noto probabilmente alla maggioranza di voi, fu distribuito nel 2001 in Italia e ha riscosso sempre un grande successo.

Ambientata in un paesino della Gran Bretagna, la storia è ormai famosa: il giovane Billy scopre la passione per la danza e, scontrandosi inizialmente con il padre e il fratello, due minatori impegnati nello sciopero contro i provvedimenti del governo Thatcher, lotterà per realizzare il suo sogno di diventare un etoile del Royal Ballet.

Dolce e potente allo stesso tempo, la storia di Elliot è narrata con realismo e ogni personaggio rappresenta uno spaccato degli anni '80 con tutti i problemi e le contraddizioni, sviluppati nella cornice di un paesino a suo modo retrogrado, nelle cui case si nascondono però le verità che gli abitanti non vogliono svelare.

L'eco della grande città si propaga fino alla campagna, brulla e desolata, sormontata dalle miniere scure e dai macchinari, portando con sè la crisi che la stava colpendo e i cambiamenti rivoluzionari che si stavano delineando.

Billy sa cosa vuole ed è pronto a combattere per ottenerla, andando contro alla propria famiglia e alle regole del piccolo mondo in cui abita. I legami con i suoi compaesani sono di molteplice natura: la sua insegnante di danza, sprone per continuare la propria battaglia, il migliore amico Michael, il cui padre è un ubriacone con cui condivide l'abitudine di travestirsi da donna, che rappresenta le già accennate contraddizioni, la famiglia che lo ama e in realtà vuole sol il meglio per lui e infine la madre, morta anni prima, che si presenta a lui a metà fra sogno e ricordo lontano, a ricordargli la forza che deve possedere per andare avanti.

In conclusione del film, troviamo anche il lieto fine e la morale da favola degna di qualsiasi bella storia: i sogni si avverano se sei pronto a lottare per essi e bisogna essere in grado di accettare se stessi se si vuole essere accettati, almeno in parte, dal mondo (una bella favola...)

Consigliato a chi non lo ha mai visto e a chi non lo vede da un po'.



Echo

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